Archivio per la categoria ‘commedia’

 

SpoilsSi tratta di una miniserie che fa la parodia alle miniserie. Surreale, con una recitazione volutamente esagerata, con una trama improbabile senza molto senso logico, con scenari finti in maniera evidente, con manichini al posto di un paio di attori, riesce a prendere in giro gli sceneggiati americani degli anni passati, strappando un sorriso senza riuscire, però, ad essere esilarante.

Si tratta dunque di un interessante esperimento, soprattutto per quanto riguarda la prova dei bravissimi e famosissimi attori (Tobey McGuire e Tim Robbins tra gli altri), che spesso hanno delle battute lunghissime, dei sontuosi dialoghi che fanno apprezzare la loro abilità recitativa.

Insomma più che la storia, la serie intrattiene per la recitazione, più che uno scimmiottamento del genere si tratta forse di una messa in ridicolo della recitazione esagerata e fuori contesto, che, purtroppo, troviamo in molti sceneggiati italiani contemporanei.

Vale la pena di vedere questo esperimento, anche perché sono solo sei puntate di 30 minuti ciascuna, per passare tre ore con un sorriso sulle labbra, apprezzando anche la scenografia studiatissima.

Voto complessivo 7/10

Moonrise Kingdom

Pubblicato: 17 dicembre 2012 in 9/10, adolescenza, cinema, commedia
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Moonrise KingdomAh, che delizia questa commedia di Wes Anderson, un film con un cast di tutto rispetto (Bruce Willis, Edward Norton, Tilda Swinton, Harvey Keitel, Bill Murray, Frances McDormand) in cui sono gli adolescenti a ricordare agli adulti che per amore si possono superare tutti gli ostacoli e si riesce ad andare al di là dei propri limiti.

Il regista è un po’ pazzerello, non so se avete visto il suo “i Tenenbaum“, però riesce a costruire un mondo completamente verosimile, ma caricaturale, in cui gli adulti sono spesso delle macchiette, delle figure con una sola faccia e i bambini sono complessi, articolati, sfaccettati e portano “i grandi” a riflettere sulle proprie manie, sui loro comportamenti ormai diventati abitudini.

Andate a vedere questo film, che parla semplicemente di amore e delle barriere che riesce a infrangere; vivrete per un paio d’ore in un mondo che non sembra reale e vi immedesimerete nelle vicende dei giovani eroi. E ascoltando i racconti letti dalla protagonista volerete fino a Giove.

Con la fantasia, ovviamente.

voto complessivo 9/10

ImageIl film più atteso dedicato ai supereroi Marvel è finalmente arrivato nelle sale italiane. Annunciato dagli innumerevoli Easter Eggs presenti in alcuni dei precedenti film, non delude gli appassionati e nemmeno i non appassionati.

Grandi effetti speciali, battute ironiche e divertenti, epiche scene di battaglia e di distruzione, approfondimenti psicologici e personaggi dalla personalità ben delineata rendono il film godibile anche ai non esperti del genere, anche se la trama presuppone un po’ di conoscenze pregresse (degli altri film, non dei fumetti).

Non vogliamo sottolineare la fedeltà alla storia dei fumetti, dato che non è questo a cui aspirano i film ispirati al mondo dei comics, ma vogliamo sottolineare la fedeltà allo spirito dei vari personaggi così come sono stati delineati nei vari film. Capitan America è l’ispiratore, la guida, il super soldato che è super per il coraggio non per la forza; Iron Man è lo scanzonato miliardario, la cui battuta fulminante serve a spezzare la tensione e a non cadere in preda al panico davanti a forze estremamente più grandi e soverchianti; Thor è l’impersonificazione dell’onore a tutti i costi, il dio che deve emendare le colpe dei propri simili. E così via.

Complimenti quindi agli sceneggiatori che hanno saputo costruire un mondo alternativo a quello dei fumetti, ma coerente al suo interno, nei limiti del possibile, rispettando, se non altro nello spirito, quello che è l’obbligo assoluto dei fumetti Marvel: la coerenza interna, la continuity.

E quindi andate a vedere questo film che non vi deluderà, ricordando che HULK SPACCA!

Voto complessivo 8/10

Quasi amici

Pubblicato: 2 Maggio 2012 in 8/10, commedia, film
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Film francese uscito in Italia in sordina, ma che ha avuto subito un successo di pubblico straordinario, grazie al sempre sottovalutato merito del passaparola.

Il film è incentrato sullo strano rapporto che si instaura tra due mondi estremi: l’invalido ricco e l’esagitato povero di periferia; il rapporto nasce grazie alla volontà del primo, che probabilmente vede nel secondo (e all’inizio le vede solo lui) delle qualità di cui ha bisogno.

Il film è molto gradevole e riesce a strappare diverse risate, tuttavia non griderei al capolavoro. La regia  è un po’ lenta e con poco ritmo (anche per un film francese). La sceneggiatura non è perfetta, lasciando alcuni punti un po’ in sospeso. La musica sembra presa da un greatest hits di musica classica e da un altro di musica leggera, dimostrando poco coraggio e poca coerenza con quelli che dovrebbero essere i gusti musicali del protagonista ricco, per il quale avrei visto più adatto Berg che Mozart, e del protagonista povero, cui avrei fatto ascoltare un po’ di rap francese (sì, lo so, forse si rischiava di cadere nello stereotipo) invece dei Kool & the Gang.

A parte qualche sbavatura, però, il film va sicuramente visto per il modo forte e scanzonato con cui affronta una tematica delicata, senza morbosità, virando immediatamente sull’analisi del rapporto umano e dei sentimenti. Con qualche sboccatura sdrammarizzante.

Voto complessivo 8/10

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Delizioso.
Con un grande omaggio al mestiere dell’attore, Ozpetek ci regala un delizioso film in cui la parte da protagonista la fanno le emozioni.
Se ne provano tante: si ride, si piange, si ha paura, ci si stupisce. Tante emozioni quante sono le facce e le espressioni che un attore sa fare, attraverso le quali quelle emozioni le esprime.
Chissà se è un caso se è proprio nell’anno in cui l’Oscar lo ha vinto un attore che nel film non parla (Dujardin in The Artist, per chi non lo sapesse) e ci fa vivere la storia solo attraverso le sue mille espressioni, che Ozpetek confeziona questo film dedicato a questo mestiere. Quasi a sottolineare il fatto che, con attori come quelli di questo film (tra cui Elio Germano e la “solita” Margherita Buy), non servono effetti speciali per raccontare una bella storia.

Voto complessivo 9/10

The Help

Pubblicato: 29 gennaio 2012 in 9/10, anni 60, commedia, dramma, film, razzismo

Finalmente un bel film! In mezzo a film pompati da telegiornali e spot, questo film rischiava di passare quasi inosservato in Italia se non fosse stato per le sue quattro candidature all’Oscar (miglior film e tre attrici).

Un film delizioso, che si svolge in una cittadina del Mississippi, all’inizio degli anni sessanta (immagino e deduco, a giudicare dagli abiti perfettamente confezionati, dalle pettinature stile hoappenabucatolozono e dagli eventi storici che accadono in sottofondo), dove le donne di colore sono un gradino al di sopra della schiavitù, ma quel gradino è costituito unicamente dal fatto che non vengono chiamate schiave, ma cameriere.

Si ride parecchio in questo film, ma si piange anche molto, assistendo al coraggio di queste donne schiave, spronate dal coraggio di un’altra donna anticonformista e dalla misura colma di un vaso pieno di dolore e soprusi.

Da segnalare la parte apparente secondaria recitata dal pilota di Pan Am e dalla moglie di The Tree of Life.

Andatelo a vedere questo film, che è un po’ il Colore Viola un po’ Pomodori Verdi Fritti. E non dimenticate i fazzoletti!

voto complessivo 9/10

Emotivi Anonimi

Pubblicato: 5 gennaio 2012 in commedia, film

Secondo voi un film che unisce cioccolata, balbettamenti, cappellini sulle 23, sobborghi, emotivi, canzoncine, svenimenti e chef, di che nazionalità può essere?
Francese?
Risposta esatta!
Questo film è così francese che ti rammarichi che lo abbiano doppiato e ti domandi perché non ci sia, che so, una statua di Napoleone ad ogni inquadratura.
Il film non manca di momenti divertenti ed esilaranti, anche commoventi, ma la storia di per sé non sta in piedi.
Andatelo a vedere se volete passare un paio di orette spensierate senza sprecarle (e soprattutto se avete visto tutti i restanti film!)

Voto complessivo 6/10

Benvenuti al sud

Pubblicato: 22 novembre 2010 in 7/10, commedia

Si tratta di una commedia italiana con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Alessandro Siani, rifacimento di un film francese, che offre diversi momenti di divertimento. Basata su pesanti stereotipi sulle differenze tra nord e sud d’Italia (stereotipi che vengono molto esasperati), riesce a essere divertente calcando la mano sui pregiudizi e i luoghi comuni. Bisogna dunque andarlo a vedere immaginando di andare a farsi quattro risate, senza volerne ricavare lezioni o morali; d’altronde l’uomo del nord impara a vivere, grazie alle persone del sud, mentre quelli del sud imparano che al nord si mangia un formaggio puzzolente e ammuffito.

Voto complessivo 7/10

Desperate housewives

Pubblicato: 27 settembre 2010 in commedia, telefilm

Inizia la settima (ma tranquilli! non sarà l’ultima, perché ne avremo anche un’ottava!!!) stagione delle casalinghe disperate più famose d’America (e non solo). In queste trascorse sei stagioni le quattro protagoniste principali del telefilm ne hanno passate di tutte i colori, tra divorzi, tradimenti, psicopatici, risate, litigi, rappacificazioni, figli, politici, modelle, gay, lesbiche e, a giudicare da come si è conclusa stagione passata, ne passeranno altre altrettanto variopinte. Le varie stagioni hanno avuto puntate a dir poco strepitose, alternate ad altre un po’ sottotono. Tuttavia la qualità complessiva della serie si è sempre mantenuta a livelli piuttosto elevati, grazie alla grande bravura dei protagonisti e alle sceneggiature sempre perfette, dotate del giusto mix di umorismo e serietà.
Consiglio, a chi non ha mai visto la serie, di non saltare nemmeno una puntata e di vederle dall’inizio, anche l’una di seguito all’altra. E non vi fate ingannare dagli spot promozionali glamour che si vedono su YouTube e che ci fanno sapere che c’è una nuova housewife in town: di sicuro, tra le molte risate che ci faranno fare, ci toccherà tenere vicino una buona scorta di fazzoletti.

Voto complessivo 9/10

Hung

Pubblicato: 21 settembre 2010 in commedia, recensione, telefilm

Non si può non parlare di questo telefilm della HBO senza svelare che cosa voglia dire il titolo. Hung è un termine gergale inglese e si riferisce alla notevole dimensione di qualcosa proprio del protagonista. Diciamo che potremmo tradurlo con superdotato, ecco. Nonostante il riferimento, il telefilm non ha nulla di scabroso, anzi, indaga sulle difficoltà che ha uomo medio nel grave periodo di recessione economica in cui si trovano gli Stati Uniti.
Divertente e amaro allo stesso tempo, vale la pena di essere visto per vedere come il protagonista provi ad uscire dalla crisi economica (e, una volta spiegato il significato del titolo, non credo sia difficile intuirlo).

In America il 10 settembre 2010 lo show è già stato rinnovato per una terza stagione.
In Italia è stata trasmessa la prima stagione solo sui canali a pagamento e, visto il tema, dubito fortemente che possa essere trasmesso in chiaro, anche se durante alcuni reality show se ne vedono e se ne sentono di peggio.