Archivio per gennaio, 2012

The Help

Pubblicato: 29 gennaio 2012 in 9/10, anni 60, commedia, dramma, film, razzismo

Finalmente un bel film! In mezzo a film pompati da telegiornali e spot, questo film rischiava di passare quasi inosservato in Italia se non fosse stato per le sue quattro candidature all’Oscar (miglior film e tre attrici).

Un film delizioso, che si svolge in una cittadina del Mississippi, all’inizio degli anni sessanta (immagino e deduco, a giudicare dagli abiti perfettamente confezionati, dalle pettinature stile hoappenabucatolozono e dagli eventi storici che accadono in sottofondo), dove le donne di colore sono un gradino al di sopra della schiavitù, ma quel gradino è costituito unicamente dal fatto che non vengono chiamate schiave, ma cameriere.

Si ride parecchio in questo film, ma si piange anche molto, assistendo al coraggio di queste donne schiave, spronate dal coraggio di un’altra donna anticonformista e dalla misura colma di un vaso pieno di dolore e soprusi.

Da segnalare la parte apparente secondaria recitata dal pilota di Pan Am e dalla moglie di The Tree of Life.

Andatelo a vedere questo film, che è un po’ il Colore Viola un po’ Pomodori Verdi Fritti. E non dimenticate i fazzoletti!

voto complessivo 9/10

Shame

Pubblicato: 22 gennaio 2012 in 7/10, film, sesso

Tanto si è detto di questo film. Il sesso è un argomento che tira, evidentemente…

Il film si svolge lentamente, anzi, più che lentamente direi con scene riprese in tempo reale a sottolineare la quotidianità delle azioni del protagonista, che vive una vita strana, nascosta, ma non priva di conseguenze per sé e per gli altri che gli ruotano attorno.

Un film più da vedere che da capire, da assaporare nella sua lentezza non noiosa, con un protagonista molto particolare, che durante il film cambia talmente faccia ed espressione che dubiti che sia sempre lo stesso attore.

Forse un po’ più di approfondimenti psicologici sarebbero stati apprezzati dallo spettatore medio, ma tant’è.

Come dire: guardare e non toccare.

Voto complessivo 7/10

Steve Jobs

Pubblicato: 19 gennaio 2012 in 10/10, apple, biografia, iPad, iPhone

Non renderei giustizia a quest’uomo, oggetto di questa biografia, se dessi un voto non estremo, tipo due stelle o tre stelle: o è un capolavoro o è una merda.
Opto quindi per definirla un capolavoro.
Normalmente non leggo biografie, ma questa scorre che è un piacere: sarà per il fatto che tratta di un argomento a me familiare, la nascita del computer personale; sarà perché trovo veramente belli i prodotti Apple; sarà perché la vita di quest’uomo è talmente particolare da risultare affascinante anche ai suoi detrattori.
Non era una persona facile Steve Jobs e questo libro non ne nasconde i lati spigolosi, pur esaltandone le qualità.

Leggetelo e capirete perché la Apple ha, in alcuni ambiti, cambiato il mondo.

voto complessivo 10/10 (appunto…)

Non avere paura del buio

Pubblicato: 17 gennaio 2012 in 8/10, brivido, film, horror

Nel film recitano Katie sonolamogliediTomCruise Holmes e Guy untempohofattoPriscilla Pearce.
Il film ha un’atmosfera abbastanza spaventosa, ma non di quell’horrore che è anche splatter (anche se proprio all’inizio c’è una scena che farà distogliere lo sguardo anche ai meno impressionabili).
Apparentemente banale (le scene spaventose sono, come dire, scolastiche), nasconde una sottile psicologia, in cui si arriva a chiederci se il male, rappresentato nel film, sia effettivamente reale o piuttosto la manifestazione delle paure e delle nevrosi dei protagonisti, anche se la maggior parte degli spettatori propenderanno per una lettura “alla lettera” dell’horror (e quindi forse rimarranno delusi per la mancanza di approfondimento della natura del male).

Vabbè, insomma è un po’ difficile parlare di questo film senza svelare troppo della trama, andatelo a vedere se volete spaventarvi un po’…

voto complessivo 8/10

La Talpa

Pubblicato: 14 gennaio 2012 in 7/10, anni 70, film

Il film è tratto da un romanzo di Le Carrè ed è un film interessante. La cosa potrebbe sembrare un complimento, ma in realtà non lo è.
La ricostruzione dell’ambientazione è perfetta: abiti, luci, fotografia ti fanno pensare di stare a guardare un film girato negli anni 70. E anche dire che l’atmosfera ricreata è perfetta non è un complimento, a ben guardare.
Il difetto di questo film è che si tratta di un film di spionaggio, ma non è un thriller. Non c’è la tensione che ti aspetteresti in un film del genere, non ci sono indizi disseminati per il film che devi raccogliere per arrivare alla risoluzione dell’enigma finale. Ma forse questa è l’essenza del film. E questo è un complimento.
Il film ricrea l’atmosfera della guerra fredda, del dubbio, della fiducia, dell’amicizia, del tradimento, del dovere, ma non riesce a ricreare la tensione dell’indagine di un film di spie, con il suo ritmo lento e gli sguardi lunghi e intensi.
Quindi, chi vuole vedere un film d’atmosfera vada pure e non resterà deluso, ma chi cerca un film d’azione o un thriller è meglio che scelga un’altra cosa.

voto complessivo 7/10

J Edgar

Pubblicato: 9 gennaio 2012 in 6/10, film, storia

Diciamolo senza giri di parole, utilizzando una frase tipica delle maestrine che non sanno come dare giudizi negativi ai propri alunni: Clint poteva fare di più.

Sarà che Clint Eastwood, il regista di questo film, che ci racconta 50 anni di vita di J Edgar Hoover (e 50 anni di storia americana), ci aveva abituato bene, ma questo film un po’ delude.

Sicuramente un bel film, recitato da un ottimo Leonardo di Caprio e da una stellare Judi Dench, ma il ritmo è lento, molte cose sono raccontate a voce convulsamente anziché fatte vedere o suggerite con le immagini.

Una scena bellissima, che dimostra proprio la bravura del regista (quella in cui i protagonisti escono dall’ascensore…), lascia proprio l’amaro in bocca perché fa capire che avrebbe potuto essere un film eccezionale, anziché SOLO un bel film.

Voto complessivo 6/10

Emotivi Anonimi

Pubblicato: 5 gennaio 2012 in commedia, film

Secondo voi un film che unisce cioccolata, balbettamenti, cappellini sulle 23, sobborghi, emotivi, canzoncine, svenimenti e chef, di che nazionalità può essere?
Francese?
Risposta esatta!
Questo film è così francese che ti rammarichi che lo abbiano doppiato e ti domandi perché non ci sia, che so, una statua di Napoleone ad ogni inquadratura.
Il film non manca di momenti divertenti ed esilaranti, anche commoventi, ma la storia di per sé non sta in piedi.
Andatelo a vedere se volete passare un paio di orette spensierate senza sprecarle (e soprattutto se avete visto tutti i restanti film!)

Voto complessivo 6/10

Sherlock Holmes: giochi di ombre

Pubblicato: 3 gennaio 2012 in avventura, film

Ok, d’accordo, lo sherlock di Conan Doyle era un altro tipo di personaggio, riflessivo, deduttivo e poco movimentato.

Eppure.

Penso che se Conan Doyle fosse vissuto ai giorni nostri avrebbe creato un personaggio non molto dissimile da quello di questo film (e del precedente episodio) di Guy Ritchie.

Mi spiego meglio.

L’attenzione ai più piccoli dettagli, la capacita deduttiva (o forse induttiva) di ricavare da un odore l’identità di un malfattore, la curiosità, la sperimentazione, l’uso di droghe sono caratteristiche proprie sia dello sherlock originale sia di quello surrogato. La differenza sta nel fatto che il secondo è moderno, si esprime con linguaggio del film d’azione, quasi un 300 o un Matrix
.
Insomma un film in parte dissacrante, ma piacevole, godibile e moderno. Elementare.

Voto complessivo 7/10