I viaggi nel tempo. Uno dei temi più cari agli autori di fantascienza. Ma è ancora possibile scrivere qualcosa di originale che al suo interno parli di un viaggio nel tempo? Forse no, ma quello che è possibile fare è parlare dell’aspetto emozionale di un viaggio nel tempo: riusciamo a convivere con le azioni che abbiamo commesso nel passato? Le rifaremmo uguali? Fino a che punto ci spingeremmo per cambiare il futuro (che per noi è passato)?
Questo film ci prova e ci riesce brillantemente, pur con qualche passaggio un po’ verboso, grazie anche a un Bruce Willis un po’ imbolsito ma azzeccatissimo e a un bimbo di cui sentiremo parlare ancora.
Un film che va visto, anzi che andrà visto o che è stato visto (mi confondo sempre con i tempi verbali quando si parla di viaggio nel tempo), senza aspettarsi un capolavoro.
Voto complessivo 7/10