Archivio per la categoria ‘cinema’

Django Unchained

Pubblicato: 11 febbraio 2013 in 6/10, azione, cinema, dramma, film, western
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django unchained

Però, che particolare questo film preparatorio per Kill Bill. Tarantino deve averlo girato molti anni prima di Kill Bill, deve averlo tenuto nel cassetto e fatto uscire adesso per far capire quale è stata la genesi del suo capolavoro.

Come dite?

Non lo ha girato prima?

È il suo ultimo film, appena uscito?

Ma, ma, ma…

Ma il tema è lo stesso (la vendetta, che poi è il tema principale di quasi tutti i suoi film)! solo che ha molte meno idee, il pulp è veramente ridicolo, è inutilmente lungo, manca della raffinatezza di Kill Bill, della profondità psicologica dei personaggi! Sembra un omaggio a Tarantino fatto da un regista che ha trasportato le tematiche care al buon Quentin (appunto la vendetta, il pulp, le frasi taglienti, l’onore, l’ironia) in un’ambientazione Western accidiosa e indolente (ci troviamo poco prima della Guerra Civile, se non vado errato).

In pratica è un film che non ci dice nulla che Tarantino non ci abbia già detto, in più in un contesto, quello western, che ispira più alla contemplazione di lande desolate, che all’azione.

Nota positiva è la recitazione di Christoph Waltz e di Leonardo Di Caprio, due mostri di bravura, anche e soprattutto se confrontati alla performance di Jamie ho-sempre-la-stessa-faccia Foxx (il protagonista).

Insomma, un film di Tarantino va comunque visto, pur essendo preparati a non vedere un capolavoro o un film innovativo o delle idee nuove e brillanti: insomma è come mangiare un buon brodo di dado dopo averne mangiato uno di carne cucinato come ricetta recita.

Voto complessivo 6/10

Moonrise Kingdom

Pubblicato: 17 dicembre 2012 in 9/10, adolescenza, cinema, commedia
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Moonrise KingdomAh, che delizia questa commedia di Wes Anderson, un film con un cast di tutto rispetto (Bruce Willis, Edward Norton, Tilda Swinton, Harvey Keitel, Bill Murray, Frances McDormand) in cui sono gli adolescenti a ricordare agli adulti che per amore si possono superare tutti gli ostacoli e si riesce ad andare al di là dei propri limiti.

Il regista è un po’ pazzerello, non so se avete visto il suo “i Tenenbaum“, però riesce a costruire un mondo completamente verosimile, ma caricaturale, in cui gli adulti sono spesso delle macchiette, delle figure con una sola faccia e i bambini sono complessi, articolati, sfaccettati e portano “i grandi” a riflettere sulle proprie manie, sui loro comportamenti ormai diventati abitudini.

Andate a vedere questo film, che parla semplicemente di amore e delle barriere che riesce a infrangere; vivrete per un paio d’ore in un mondo che non sembra reale e vi immedesimerete nelle vicende dei giovani eroi. E ascoltando i racconti letti dalla protagonista volerete fino a Giove.

Con la fantasia, ovviamente.

voto complessivo 9/10

Amour di Michael Haneke

Pubblicato: 19 novembre 2012 in 8/10, cinema, dramma, film
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Nel rito religioso ci si promette di amarsi “amour di Hanekein salute e in malattia”. In quello civile ci si obbliga all’assistenza morale e materiale.

Ma effettivamente che cosa significa tutto ciò? Haneke prova a spiegarcelo a modo suo.

Una serie di quadri cinematografici, a camera fissa, provano a rispondere a questa domanda, illustrando il quotidiano di un’anziana coppia di coniugi, nella buona e nella cattiva sorte.

Lo sguardo del regista è asettico, quasi come se voglia lasciar parlare gli occhi, le parole e i gesti degli attori, due (anzi tre) mostri di bravura, che definiscono che cosa voglia dire “recitare”.

Da vedere, ricordando che il film è essenzialmente francese e che con Haneke non si può mai stare tranquilli.

Voto complessivo 8/10

Hugo Cabret

Pubblicato: 9 febbraio 2012 in 3D, 4/10, cinema, film, recensione

Avrei dovuto sospettare che questo film, che la critica ha salutato come il miglior film Natale, avesse qualche cosa che non andava, dato che non è uscito a Natale.

Possiamo dire che è un brutto film? Forse è esagerato dirlo perché le immagini sono comunque molto evocative e il 3D è ben fatto (anche se non aggiunge nulla alla storia), ma la storia non ha né capo né coda.

Si tratta di una favoletta, che vuole essere un omaggio al cinema, senza senso, in cui lo scopo della quest del protagonista bimbo voglioessereDavidCopperfiled (che deve aver fatto un corso dai mangaka giapponesi per tenere gli occhi così sgranati) non viene nemmeno spiegata.

Andate a vederlo solo se siete fan di Sacha Baron Cohen (irriconoscibile) e se volete sbadigliare un po’ o se avete dei bambini (purché non siano impressionabili nel vedere un bimbo solo e mezzo vagabondo) che magari non si fanno troppe domande sugli intrecci di una storia e amano vedere belle immagini.


voto complessivo 4/10

The Artist

Pubblicato: 24 dicembre 2011 in anni 20, cinema, film

Un film del 2011 in bianco e nero? E per di più muto? Sulla carta sarebbe potuto essere un film noioso, al limite della dormitina sulla poltrona del cinema.
E invece no!
Il film è delizioso e divertente, non si sente per nulla la mancanza della voce, grazie anche alla bravura degli attori che riescono a fare talmente tante espressioni quante non ne abbiamo viste negli ultimi dieci film che hanno vinto l’oscar. Anzi i momenti più intensi sono quelli in cui anche la colonna sonora tace.
Certo, la storia è quella che è, forse non eccezionale, ma gradevole, forse non sconvolgente, ma piacevole e non stucchevole.
Insomma, un film da vedere.
Menzione speciale al vero protagonista del film: il cane Huggy (che non a caso ha vinto il Palm Dog Award a Cannes). Senza di lui il film non sarebbe stato lo stesso.
Bang!

Voto complessivo 8/10