La terza stagione della serie è appena cominciata, mentre ci fanno notare che la recensione della seconda non è ancora apparsa su questo blog.
Che dire, la seconda stagione integra e conclude le vicende della prima, cambiandone di poco l’atmosfera, sia dal punto di vista meteorologico (a Seattle piove sempre, anche se i protagonisti sembrano non accorgersene) sia dal punto di vista della narrazione: politica che entra nel quotidiano, il dovere di scoprire la verità a tutti i costi, l’ineluttabilità della tragedia.
Grandi attori guidano lo spettatore attraverso i molti colpi di scena presenti nelle indagini della seconda stagione, fino alla grande rivelazione finale.
Proprio quando sembra che possiamo tirare un sospiro di sollievo perché la stagione si è conclusa e non dobbiamo più angosciarci per il dramma che ogni personaggio sullo schermo vive (ce ne fosse uno tranquillo in questo telefilm!), ecco che siamo pronti per la terza stagione, la cui prima puntata (un doppio episodio da pelle d’oca) ci fa capire che non abbiamo proprio motivo per stare tranquilli.
Prepariamoci dunque a vivere un’altra stagione insieme alle vicende di Sarah Linden (interpretata da Mireille Enos) e di Sthephan Holder (Joel Kinnaman).
E teniamo un antiacido per lo stomaco a portata di mano.
Voto complessivo 8/10