Sarà che molte delle battute mi erano state anticipate dagli amici che mi avevano consigliato questo libro, ma non l’ho trovato divertente come mi era stato preannunciato.
Le decisioni sulla campagna pubblicitaria da intraprendere per un nuovo prodotto vengono disegnate in maniera talmente inverosimile, che è difficile per un profano coglierne l’ironia.
Anche i siparietti dedicati alle battute durante l’ora di pranzo, al di là della battuta, sono troppo esagerati.
Unica nota positiva, la lunghezza, anzi la brevità, che ti permette di leggerlo mentre aspetti che parta il treno, strappandoti qualche sorriso.
Forse è un po’ troppo anni ’90, che non sono ancora tornati di moda.
Voto complessivo 6/10
Vieni a Milano sei mesi e vedrai che ne coglierai non l’ironia, ma la perizia documentaristica.
paura…